Roberto “Juri” Camisasca nasce il 9 agosto 1951 a Melegnano (MI). Nei primi anni ’70, durante il servizio militare, avviene l’incontro “fatidico” con Franco Battiato e il suo ingresso nel mondo discografico.
Anche se timido, Juri ha le idee chiare e il suo esordio discografico ne è la prova. La finestra dentro, prodotto da Battiato e Pino Massara per la Bla Bla e pubblicato nel 1974, è un lavoro visionario in cui la voce graffiante dell’artista dà vita a parole surreali e “ascetiche”, mentre gli arrangiamenti creano la perfetta “scenografia” per tali testi.
La collaborazione con Battiato è più viva che mai in questi anni. L’artista, infatti, partecipa a “Clic” (1974) e “Juke Box” (1978), inoltre prende parte ad altri lavori della “cerchia Battiato” come “Antico adagio” di Lino “Capra” Vaccina (1978), “Prati bagnati del monte Analogo” di Raul Lovisoni e Francesco Messina (1979) e compare anche, insieme all’artista catanese, in “Come barchette dentro un tram” di Alfredo Cohen (1977).
Nel 1975, nel frattempo, nasce il gruppo Telaio Magnetico, con Franco Battiato, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e Lino “Capra” Vaccina, il quale ha però vita breve (una seria di concerti immortalati dal disco “Live ’75” uscito nel 1995). Nello stesso anno escono anche i due singoli La musica muore / Metamorfosi e Himalaya / Un fiume di luce.
Sul finire degli anni ’70 la continua ricerca spirituale spinge Camisasca alla scelta di una vita monastica (nel monastero di San Silvestro a Fabriano) che abbandonerà solo dopo quasi undici anni. “Al momento di prendere i voti solenni, di diventare monaco davvero, ho pensato di fare un’altra scelta. Ho capito che la vita di una comunità non mi dava più di tanto, ho pensato che il mio monachesimo sarebbe stato dentro di me, che anche senza una firma avrei potuto donarmi totalmente a Dio” (dall’intervista rilasciata a Laura Putti per La Repubblica del 28/12/91).
Nel 1987, ancora monaco, partecipa ad alcune rappresentazioni dell’opera “Genesi” di Franco Battiato, mentre l’anno successivo pubblica il suo secondo lavoro, Te Deum, un album di canti gregoriani, tradizionali e composizioni originali, arrangiati elettronicamente dallo stesso Camisasca. Sempre in questi anni inizia a scrivere brani per altri artisti, come Alice e Milva.
Nel 1991 pubblica il nuovo lavoro, Il carmelo di Echt, nuova tappa della sua ricerca interiore, che vede la supervisione artistica di Mauro Pagani e la partecipazione, tra gli altri, di Walter Calloni. L’anno seguente presta la propria voce alla nuova opera di Battiato “Gilgamesh” e all’album “L’attesa” di Lino “Capra” Vaccina (è presente anche nell’album del 1995, “In cammino tra i sette cieli”, dello stesso Vaccina). Nel 1997 è presente nella raccolta “Devogue” in cui interpreta il brano “Broken Blossom”.
Nel 1999 Juri Camisasca torna con un nuovo album, Arcano Enigma. Il disco, dalle sonorità pop rock, vede il ritorno di Battiato alla produzione e la presenza di 3/4 dei Bluvertigo (Morgan, Livio e Sergio).
La sua attività di autore “per altri”, intanto, non si esaurisce. Infatti, tra gli anni ’90 e 2000 scrive brani per Giuni Russo, Lino “Capra” Vaccina, Alice, PFM (suo, e di Battiato, il brano “Nuvole nere” in “Serendipity”).
Nel 2002 esce la raccolta “La convenzione” in cui sono inseriti alcuni brani degli anni ’70 insieme ad altri di Franco Battiato e Osage Tribe. Nel 2008, invece, partecipa all’album “Fleurs 2” di Battiato cantando, in coppia con l’artista siciliano, la sua “La musica muore”. Sempre per Battiato ha partecipato alla nuova opera Telesio (2011) e preso parte ai suoi primi tre film “Perdutoamor” (2003), “Musikanten” (2005) e “Niente è come sembra” (2007).
Negli anni inoltre, ha intrapreso l’attività di pittore, in particolare quella di creatore d’icone.
Nel 2016 pubblica, insieme a Rosario Di Bella, Spirituality, un progetto misterioso e affascinante, intimo e solenne, animato da un’energia profonda e da una tensione verticale, capace di mettere in relazione il misticismo del canto gregoriano con le nuove tendenze dell’elettronica, la cantabilità del pop con il raccoglimento della meditazione, suonando contemporaneo eppure senza tempo.
Nel 2018 l’etichetta Black Sweat, dopo aver recuperato alcune registrazioni di Camisasca della fine degli anni ’70, le pubblica nell’album Evoluzione Interiore.
Dopo una fortunata campagna di crowdfunding avviata nel 2017, nata su iniziativa di “Solchi sperimentali Discografici”, “Arnia Film” e in collaborazione con “Crac Edizioni”, nel 2018 è uscito il docufilm “Non cercarti fuori”, per la regia di Francesco Paolo Paladino, incentrato sull’uomo e sull’artista Juri Camisasca.
Nel maggio 2019 Camisasca partecipa all’album “Oniric Chopin” di Luciano Varnadi Ceriello (con Giuseppe Giulio Di Lorenzo e Vera Mignola).
Sempre nel 2019, il 22 novembre, esce il nuovo album Laudes, lavoro in cui è racchiusa tutta la ricerca spirituale dell’artista sviluppata attraverso inediti e brani appartenenti alla tradizione gregoriana.
Discografia solista:
1974 – La finestra dentro (Bla Bla BBXL10005)
1988 – Te Deum (EMI/L’Ottava 64 7915291)
1991 – Il carmelo di Echt (EMI 66 7972021)
1999 – Arcano Enigma (Mercury 546 082-2)
2018 – Evoluzione Interiore (Black Sweat)
2019 – Laudes (Paoline)
Discografia con Rosario Di Bella:
2016 – Spirituality (Sugar Music)
Discografia Telaio Magnetico:
1995 – Live ’75 (Musicando SIGNUM 1)
Singoli, raccolte e partecipazioni:
1975 – La musica muore / Metamorfosi (Bla Bla BBR 1339)
1975 – Himalaya / Un fiume di luce (Bla Bla BBR 1341)
1975 – La musica muore (Bla Bla JB 61 – singolo da jukebox, sul retro “Al mondo” di Mia Martini)
1975 – La musica muore / Himalaya (pubblicato dalla EMI francese col nome di Juri Camisaska)
1997 – Devogue (Compagnia Nuove Indye CNDL 985 – interpreta il brano “Broken Blossom”)
1999 –L’evidenza di un amore (Mercury /Universal 5002583 – promo)
2001 – Lettere celesti (Emi 5365552 – contiene il brano “Le acque di Siloe” tratto da “Il carmelo di Echt”)
2002 – La convenzione (Azzurramusic/D’Autore DA 1008 – contiene i brani “La musica muore”, “Himalaya”, “Il regno dell’Eden” e “Un galantuomo”)
2018 – Non cercarti fuori (docufilm)
2019 – Oniric Chopin (Maxsound Records – album di Luciano Varnadi Ceriello)
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