Posto Blocco 19

La prima formazione dei Posto Blocco 19 nasce nel 1972 con il nome Collettivo Musicale Collecchiese e comprende: Raimondo Fantuzzi (chitarra e voce), Vittorio Savi (batteria), Franco Coruzzi (basso), Roberto Zazzi (flauto) e Paolo Santona (tastiere). Oltre a farsi conoscere grazie alle riuscite interpretazioni di cover di Santana e Deep Purple, il gruppo si dedica allo studio delle sonorità del rock progressivo  italiano, soprattutto quelle proposte da Premiata Forneria Marconi, band presa a modello anche in seguito.

L’ingresso nel gruppo di Giancarlo Di Bella, con esperienze di musica classica, in sostituzione di Paolo Santona, accentua l’approfondimento del genere progressive rock; l’assiduo contributo di Massimo “Max mani di velluto” Tragni, in qualità di fonico e consulente diretto fuori e sul palco, accelera la fusione dei componenti facendo sì che i Posto Blocco 19 prenda corpo.

Il biennio 1975-76 è dedicato in prevalenza allo studio e assimilazione delle conoscenze, per dar luogo a musiche e testi di propria composizione, quindi nel 1978, dopo l’uscita di Roberto Zazzi, inizia la collaborazione con Mario Carpi, poliedrico strumentista (chitarra, voce, sax), che sfocerà in un importante successo di pubblico e critica in seguito alla partecipazione al Festival Rock di Pescara, che vede il gruppo classificato al quarto posto.

L’abbandono di Mario Carpi e l’avvicendamento del bassista Franco Coruzzi con  Carlo Remondini, stimola a fornire arrangiamenti e supporto musicale a brani di cantautori parmigiani: Raffaele Fiume e Marco Caronna. Dopo una fortunata serie di concerti, uno tra i quali a fianco di Edoardo De Angelis, la band, che ha raggiunto una identità propria, inizia a proporre un sound misto di tessiture musicali in stile di gruppi famosi quali Kansas, Styx, con l’insieme di un rock progressivo mediterraneo mai dimenticato, su brani recanti la propria firma.

All’inizio degli anni ’80 il gruppo pensa alla sala d’incisione e registra un album presso lo studio Montello (di proprietà di Ivana Spagna); a metà della realizzazione, il discografico Giorgio Burani, titolare della Pubbliart Bazar, dopo aver ascoltato il materiale propone di registrare e produrre un singolo per conto della sua casa discografica. Il disco, Lascia che ancora/E la musica va…, esce nel 1981 e i due brani sono promossi mediante una serie di apparizioni della band in alcune TV emiliane.

Nel 1982, dopo una nuova proposta avanzata dallo stesso Burani per un secondo disco, avviene però un radicale cambiamento all’interno del gruppo con l’abbandono del chitarrista e del bassista. L’integrazione con i rimanenti del chitarrista Giacomo “James” Fava (ex Moschettieri), del saxofonista Gino Carpi (ex Pupi) e del bassista Mauro “Zaco” Zanichelli, porta il gruppo ad una composizione di brani con un sound più rispondente alle esigenze del momento ed una fortunata serie di concerti.

Il gruppo si scioglie definitivamente nell’anno 1983. Negli anni a  seguire, per quasi un ventennio, Vittorio Savi  e Raimondo Fantuzzi continuano l’attività alternando periodi di collaborazione e militanza negli stessi gruppi (“Il Marchio” divenuto poi “I Revival”), sia separatamente in alcune band parmigiane, rispettivamente Parma City Blues e Tri-Orkestra.

All’inizio del 2005, in virtù anche del rinnovato interesse che il genere sta suscitando, riscoprono la mai sopita voglia (intatta da trent’anni) di suonare progressive rock, e ridanno vita ai Posto Blocco 19. Definita la linea da seguire (esecuzione di cover di gruppi italiani quali PFM, Banco Del Mutuo Soccorso) e scelti alcuni elementi tra i Parma City Blues (il vocalist Marco Fibrosi e il bassista Massimo Casaro) e i Tri-Orkestra (il tastierista Luca  Schianchi), riprendono i concerti nell’agosto dello stesso anno.

Dal marzo 2006 anche il flautista Roberto Zazzi rientra nei ranghi e la band si esibisce in una lunga serie di concerti tra i quali spiccano quelli tenuti al Teatro del Vicolo di Parma e al primo festival Progressive Rock alla corte di Giarola (spettacolo patrocinato dal Comune di Collecchio (PR) su un’idea di Vittorio Savi e Raimondo Fantuzzi).

Un anno dopo, causa il forzato abbandono di Luca Schianchi e la rinuncia di Marco Fibrosi, il gruppo ritrova a il tastierista originale Giancarlo Di Bella e inserisce, purtroppo solo per pochi mesi, il cantante Lorenzo “lo Sceriffo”Leonardi.

Un breve intervallo per provare l’efficienza del nuovo spettacolo e per il necessario affiatamento, poi di nuovo concerti culminati con il secondo festival Progressive Rock organizzato, come il primo, da Raimondo Fantuzzi e Vittorio Savi, che vede il gruppo a fianco di Acqua Fragile ed Enrico Capuano. Per questa occasione la band ritrova la sua originaria identità che vede gli strumentisti anche come voci soliste, causa l’abbandono del cantante.

È proprio nell’estate del 2007 che il gruppo sente l’esigenza di punteggiare i brani con significativi contrappunti di percussioni; entra così a far parte dell’organico Stefano Savi.

Negli ultimi anni il gruppo partecipa a progetti discografici con l’Associazione Finlandese Colossus per lo sviluppo e la divulgazione della Progressive Music che, unitamente all’etichetta francese Musea Records (www.musearecords.com), coinvolge svariati gruppi nazionali e a livello mondiale che collaborano fornendo il loro contributo musicale.

Nel 2010 è la band prende parte al quadruplo CD “Dante’s Paradiso: The Divine Comedy – Part III”, ispirato ai canti di Dante Alighieri, con un brano in cui è presente la voce di Bernardo Lanzetti. Nell’estate dello stesso anno ha rivisto la sala di registrazione per un altro progetto stavolta con temi ispirati al “Decamerone” di Boccaccio (“Decameron: Ten days in 100 Novellas – Part 1”), pubblicato l’anno successivo.

Nella stessa estate avviene l’abbandono dello storico tastierista Giancarlo di Bella per necessità professionali, sostituito dal giovane talento Graziano De Palma. Il cambiamento fornirà un eccellente apporto alla composizione del futuro CD Motivi di sempre.

Nel 2013, l’etichetta italiana Lizard Records di Loris Furlan propone alla band la produzione di un CD completo che viene registrato l’anno successivo presso la sala Elfo Studio di Piacenza. La partecipazione di Francesca Campagna, straordinaria vocalist (ex Parma City Blues), che entra a far parte effettiva del gruppo, permette di creare le atmosfere appropriate alle sonorità e ai testi dei brani. Il CD viene pubblicato nel novembre del 2014.

Per maggiori info: Posto Blocco 19

Formazione attuale:

Raimondo Fantuzzi: chitarra, voce solista

Vittorio Savi: batteria

Francesca Campagna: voce solista

Massimo Casaro: basso

Graziano De Palma: tastiere

Stefano Savi: percussioni

Discografia:

Album:

2014 – Motivi di sempre (Lizard Records LDV 008)

Singoli:

1981 – Lascia che ancora/E la musica va… (Pubbliart Bazar)

Compilation:

2010 – Dante’s Paradiso: The Divine Comedy – Part III (Musea Records/Colossus Project)

2011 – Decameron – Ten Days In 100 Novellas – Part One (Musea Records/Colossus Project)

Posto Blocco 19 (1981) Lascia che ancora/E la musica va…

Posto Blocco 19 (2014) Motivi di sempre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *