Sparkle in Grey

Aprile 8, 20200 Comment0198

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Gli Sparkle in Grey nascono a Milano nel 1999 come progetto solista di musica elettronica creato da Matteo Uggeri (laptop, elettronica e field recordings). Nel 2005 si uniscono a lui Cristiano Lupo (chitarra, batteria), già con Uggeri nella band new-wave/industrial Norm, e Alberto Carozzi (basso, chitarra), in precedenza del gruppo post-rock Yakudoshi. Nel 2006 la band si completa con Franz Krostopovic (violino, tastiere).

Il primo lavoro (del solo Uggeri), The Echoes of Thiiings/Fadiiing Echoes, esce nel 2005, un doppio album che vede anche il contributo di altri artisti nel secondo disco (tra gli altri Nicola Ratti, Telepherique Pierpaolo Leo). In realtà, l’anno precedente, è uscito The Coldest January, in coabitazione con Cria Cuervos.

Nel 2007 il quartetto realizza l’album Nefelodhis in collaborazione con il maestro dell’industrial italiano Maurizio Bianchi, un lavoro registrato in pochi giorni e totalmente improvvisato.

L’anno successivo esce il vero primo album degli Sparkle in Grey con la formazione a quattro: A Quiet Place, un lavoro dalle tinte post-rock elettroniche, forte presenza di sperimentazione e field recordings.

Nel 2010 esce l’LP Whale Heart, Whale Heart in cui la band condivide le due facciate con Tex La Homa, mentre l’anno successivo è la volta di Goose Game EP in cui sono presenti brani di A Quiet Place remixati.

Sempre nel 2011 esce il nuovo album Mexico, lavoro in cui la band miscela le precedenti influenze post-rock/elettroniche con altri generi quali, ad esempio, dub e new wave. Ne scaturisce un sound più eclettico rispetto al passato, grazie anche all’utilizzo di una maggiore strumentazione (piano, cornamusa, tromba, viola). Nell’album è inserito un campione vocale di Salvatore Borsellino (fratello di Paolo), a testimoniare un impegno politico e sociale più insistito da parte del gruppo.

Nel 2013 è la volta di Thursday Evening, lavoro in cui la situazione economica e politica contemporanea, dell’Italia in particolare, è il fulcro attorno cui ruota l’intero album e che risuona nelle atmosfere più aggressive che vi si respirano.

L’anno successivo gli Sparkle in Grey pubblicano The Calendar, un lavoro maggiormente acustico in cui è la parte grafica a far la “voce grossa”. L’album è una sorta di calendario perpetuo caratterizzato dalle illustrazioni “animalesche” di Uggeri.

Nel 2015 esce Perversions of the Aging Savant, lavoro in cui la band divide equamente le facciate con i Controlled Bleeding, e, sempre nello stesso, anno il gruppo festeggia i suoi primi dieci anni con il live Es Prohibido Cantar.

Il 2016 vede, invece, l’uscita dell’album Brahim Izdag (in arabo راديو إزداغ), lavoro registrato nelle stesse sessioni dei precedenti “Thursday Evening” e “Idiot Savant”, e che accentua l’elemento etnico e cosmopolita della band.

Progetto mai domo, gli Sparkle in Grey pubblicano tre lavori nel 2018: The Bones of Quietness, disco che riprende l’album A Quiet Place “spogliandolo” e riducendolo musicalmente all’essenza del suono; Mevlanian Ears, singolo realizzato con la cantante egiziana Reem Soliman e la band sperimentale Le Forbici di Manitù; Milano, opera che esplora il rapporto tra la città lombarda e l’acqua.

Nei primi mesi del 2020 la band pubblica il singolo At the Gate.

Per maggiori info: http://www.sparkleingrey.com/

Formazione:

Matteo Uggeri: laptop, samples, field reconrdings, tromba

Cristiano Lupo: batteria, basso, sax

Alberto Carozzi: basso, chitarre, ukulele, bicycle, melodica

Franz Krostopovic: violino, viola, tastiere

Discografia:

2004 – The Coldest January (con Cria Cuervos)

2005 – The Echoes of Thiiings/Fadiiing Echoes (Afe Records)

2007 – Nefelodhis (con Maurizio Bianchi – Musica di Un Certo Livello/Cold Current

2008 – A Quiet Place (Disaster by Choice)