A 13 anni di distanza da “Brevi momenti di presenza”, gli Anatrofobia tornano con un nuovo album: Canto Fermo.
Pubblicato dalle etichette Aut Records, Neon Paralleli, ADN, Lizard Records, Wallace Records e Amirani Records, nel nuovo lavoro degli Anatrofobia, accanto ai fondatori Luca Cartolari e Andrea Biondello, troviamo Cristina Trotto Gatta, che con la sua voce riesce magicamente ad arricchire il suono di una band tradizionalmente strumentale, e l’anima e gli strumenti punk di Paolo “Makhno” Cantù.
Troppo colti e cerebrali per il jazzcore, troppo punk per gli ambienti accademici, troppo silenziosi per gli amanti del free più fisico, troppo intelligenti per chi crede che basti un sassofono per poter dire che quello è jazz, capaci di muoversi con disinvoltura tra ombre di contemporanea e ruggini rock, in una terra di mezzo ignota e non ancora colonizzata dove convivono felicemente un approccio selvaggio eppure controllato e calibratissimo al suono e alle sue componenti dinamiche e timbriche, le ansie da hardcore da camera dei grandi Koch Schutz e Studer (forse il punto di riferimento più stabile per la band) con i profili della storia del jazz libero rivisti attraverso una lente sempre personale e coraggiosa (Nazim Comunale – The New Noise).
Tracklist:
- Keeping Things Whole
- Canto Fermo
- Nero di Seppia
- The speeding Train
- Mille
- Rubik
- Details
- It Should’ve Happened a Long Time Ago
- Alice Wonders
- Valzer de la Stacada di Breil
- Golden Slumbers
Per maggiori info e acquisto: Anatrofobia
Lascia un commento