- Fabio Stassi – Uccido chi voglio
Questa storia è nata in un carcere. Un detenuto albanese mi rivelò, in un incontro, il vero significato dell’antico soprannome della mia famiglia, Vrascadù. Avevo sempre creduto che volesse dire Braccia Cadute e fosse una contrazione del siciliano. Si trattava invece di una frase arbëreshë; il ragazzo mi consegnò la traduzione su una pagina strappata che ho portato con me per anni: Uccido chi voglio. È il titolo di questo romanzo, e il motivo per cui comincia con un altro biglietto spedito da Regina Coeli. A scrivere a Vince Corso, che di mestiere cura la gente suggerendo libri da leggere, è un ergastolano di nome Queequeg. Inizia così una settimana difficile, nella quale Corso si troverà a un metro dalla follia e nel mezzo di un’indagine, ma da inquisitore a inquisito, come se oltre alla realtà anche l’alfabeto si fosse capovolto ed esistesse per davvero una Porta Magica tra i libri e la vita. Smarrito per Roma, Vince Corso si addestra a perdersi, non a ritrovarsi. La sua è la testimonianza di un detective involontario che non riesce più a leggere il mondo che lo circonda. Un rapporto sulle ombre, e sul potere minaccioso e salvifico delle parole. Una lunga lettera al padre, dopo tante cartoline.
- Keri Beevis – Omicidio perfetto
Lila Amberson è l’unica sopravvissuta a un terribile incidente d’auto in cui hanno perso la vita Mark, il ragazzo con cui era uscita per la prima volta, e una ragazza di diciassette anni, Stephanie. Una volta dimessa dall’ospedale, Lila trova tra i propri effetti personali un medaglione che non ha mai visto, e che immagina essere appartenuto a Stephanie. Quando tenta però di riconsegnarlo a Jack, il fratello della ragazza, lui non lo riconosce. I due si insospettiscono e cominciano così a scavare nel passato di Stephanie, nel tentativo di far luce su quella tragica notte. Ma una serie di aggressioni ai danni di Lila fanno pensare che ci sia qualcuno intenzionato a mantenere il segreto sull’incidente. E quel qualcuno sembra voglia mettere Lila a tacere per sempre. Forse è la stessa persona che ha fatto irruzione a casa sua nel cuore della notte. Più Lila e Jack vanno avanti con le indagini e più si accorgono che la vita di Stephanie era piena di segreti…
- Arnaldur Indriðason – La ragazza del ponte
Un’anziana coppia è preoccupata per la nipote. Sanno che ultimamente Danní si è messa a frequentare brutti giri legati alla droga e non avendo sue notizie da qualche giorno temono le sia successo qualcosa. Per questo decidono di chiedere aiuto a Konráð: la nonna di Danní, che era un’amica di sua moglie, ha rivestito importanti incarichi pubblici e non vuole dare nell’occhio rivolgendosi alla polizia. Konráð è un ex poliziotto in pensione, e a Reykjavík la sua fama lo precede; il fiuto non gli manca, ma è distratto, svagato, e da molti anni rimugina sulla sorte del padre, accoltellato da un assassino tuttora sconosciuto. Questa volta, però, scavare nel passato e concentrarsi su dettagli all’apparenza irrilevanti lo condurrà alla verità: la triste vicenda di una ragazzina annegata nel laghetto della Tjörnin quasi cinquant’anni prima potrebbe essere la pista giusta da seguire per risolvere anche il caso di Danní, che nel frattempo viene ritrovata cadavere nell’appartamento del fidanzato. La morte di Danní è stata un incidente o qualcuno voleva farla tacere per sempre? In un noir teso e sottile, Indriðason pone l’accento sul destino delle donne, che pagano il prezzo più alto per l’odio e la violenza degli uomini; e dimostra come anche il segreto più nascosto, sepolto sotto una coltre di inganni e di bugie, possa essere svelato.
- Marc Raabe – Stanza 19
Durante una prestigiosa rassegna cinematografica, quasi duemila spettatori assistono scioccati alla proiezione di un omicidio. La vittima è la figlia del sindaco di Berlino, Otto Keller. Alla fine del macabro video, l’assassino lancia un monito: non sarà l’ultima a morire. Tom Babylon viene incaricato di risolvere al più presto il caso con l’aiuto della psicologa Sita Johanns e sulla scena del crimine incontra una testimone: una ragazzina spaventata, che assomiglia in modo inquietante alla sua sorellina, scomparsa molti anni prima. Quando Babylon viene informato che la figlia di un’altra personalità di spicco della città è stata rapita, capisce che l’unica speranza di salvarla è trovare un indizio che leghi le vittime. Ma scopre, invece, che è lui ad avere un legame con loro: un evento terribile accaduto nella sua giovinezza e un numero: il diciannove.
- M. Logan – 29 secondi
Sarah vive da anni un’insostenibile situazione che la vede vittima delle molestie del suo capo, un maschilista della peggior specie, che tratta le donne come oggetti. Quando un giorno salva una bambina in difficoltà, non si aspetta niente in cambio. Ma il suo gesto coraggioso fa sì che un uomo tanto potente quanto pericoloso si senta in debito con lei. L’uomo vive in modo brutale e, nel suo particolare codice, tutti i debiti devono essere saldati. Sarah potrebbe avere così una via d’uscita, un modo per liberarsi in un attimo di tutti i suoi problemi e avere finalmente la vita che merita. Ci sono solo tre condizioni: ha 72 ore per fornire un nome. Se rifiuta, l’offerta svanisce. E se accetta, non può più tirarsi indietro. è un patto irripetibile, un’offerta di quelle che capitano una volta sola. Nessuna conseguenza, nessun rischio di essere collegati, nessuna possibilità di essere scoperti. Non deve fare altro che una telefonata. Da 29 secondi. Perché, in fondo, ciascuno di noi ha un nome da dare. Non è così?
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