Lizard Records è lieta e orgogliosa di accogliere nel proprio catalogo il quinto album dei finlandesi Kosmos “Ajan Peili”.
“Ajan Peili”, ovvero “Lo specchio del tempo”, è un altro magico scrigno che racchiude le tipiche atmosfere psych-folk-prog con forti connotazioni seventies della band di Turku.
Le incantevoli melodie del mellotron, combinate con delicate chitarre acustiche, la dolcezza del flauto, del violino, del piano e del canto di Paivi Kylmanen diventano purezza e serenità di un suono pastorale, a tratti malinconico, proiettato su sentieri mistici e ancestrali.
Anche “Ajan Peili”, come in altri album precedenti, mette in rilievo le due diverse facciate dei Kosmos: un lato a evidenziare dolcezza e leggerezza a tinte prog-folk (emblematica la toccante title-track in apertura) e un altro lato a mostrare una visionaria inquietudine attraverso una maggiore propensione psichedelica.
Questo seconda propensione trova stavolta la sua massima espressione nei quasi dodici minuti di “Mina Olen” (Io sono) preceduti dall’oscura parte recitata con sax teso e straniante di “Jatkuvuus” (Continuità), con un riff ossessivo di chitarra elettrica e il mellotron sempre protagonista. Uno dei pezzi più magnetici di sempre da parte dei Kosmos!!
Elemento centrale sono i testi poetici e filosofici di Olli Valtonen.
lo specchio del tempo riflette il vuoto
chi è il re chi è lo stolto
qual è lo scopo del bene e del male
qual è il mistero delle tenebre e della luce
le persone vivono le loro vite
aprono e chiudono le porte
vivono e muoiono ma non lo sanno
e non tollerano ciò che è ancora invisibile
Ero il vecchio, ero il mare
Da bambino ero il sangue di Gesù
chi cammina accanto a te?
una mente aperta chiuderà le porte della paura
(comunicato stampa)
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