Dialoghi Prog. Il Rock Progressivo Italiano del nuovo millennio raccontato dai protagonisti – Il libro di Donato Ruggiero

Un nuovo libro sul Prog.

Se ne sentiva la necessità? Sinceramente non saprei rispondere.

A mia difesa vorrei innanzitutto partire dal “ciò che non è”. “Dialoghi Prog” non è l’ennesima analisi approfondita sul Progressive Rock dell’epoca d’oro, non è una raccolta di recensioni di album che hanno fatto la storia del genere, non è una collezione di biografie dei grandi gruppi dei ’70.

Niente di tutto ciò, anche perché tutto questo è già stato fatto, e bene, in diverse occasioni da diverse “penne” le quali hanno approfondito anche i minimi dettagli del genere, autentiche “bibbie” cui, anche volendo, andrei ad aggiungere poco o nulla.

Questo, quindi, non è un libro che narra la storia del Progressive Rock, ma è un’opera che raccoglie (sottoforma d’intervista) le storie di chi il Progressive Rock lo crea, lo suona, lo vive, continuando a sentirlo sotto la pelle ancora nel nuovo millennio, tramandandone tenacemente la sua essenza, donandogli nuova linfa, nuove caratteristiche, nuove prospettive.

Dialoghi Prog” è, dunque, una collezione di testimonianze che ci farà entrare nel mondo dei protagonisti di questa nuova fase.

Interviste, dicevo. Sì, “Dialoghi Prog” è una raccolta di 25 conversazioni, 25 narrazioni che si sviluppano a tappe e che, come recita il sottotitolo dell’opera (“Il Rock Progressivo Italiano del nuovo millennio raccontato dai protagonisti”), ci aprono un piccolo spiraglio sul Progressive Rock nazionale dei giorni nostri.

Dalle origini all’approfondimento del cammino artistico, sino a “scavare” nel pensiero dei musicisti su diversi fronti, tra cui la situazione attuale della musica, i gusti personali in fatto di arte a tutto tondo ed altro ancora (con un occhio al futuro), ogni intervista è un tuffo completo nel mondo degli artisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.

E in “Dialoghi Prog” non trovano spazio solo i “figli del nuovo millennio” ma c’è anche chi ha mosso i primissimi passi negli anni ’90 (o, addirittura, nel decennio precedente), raggiungendo pieno compimento artistico negli anni 2000, o chi ha calpestato, solo in “punta di piedi”, il palcoscenico del decennio d’oro, trovando, però, la propria maturità artistica e risultati tangibili nel millennio che stiamo vivendo, e chi, infine, giovanissimo, fa ora parte di formazioni che hanno fatto grande il genere del periodo aureo, offrendo il proprio talento a chi ha, ancora oggi, tanto da dire.

Questi, dunque, gli ospiti di “Dialoghi Prog”: A Lifelong Journey, Alcàntara, Ancient Veil, Bridgend, Capasso Carmine, Choruscant, Cutillo Jerry, Eveline’s Dust, I Giullari di Corte, ifsounds, Il Babau e i maledetti cretini, Il Bacio della Medusa, Il Cerchio d’Oro, Instant Curtain, Jana Draka, Macchina Pneumatica, Metronhomme, Möbius Strip, Old Rock City Orchestra, Ozone Park, Panther & C., Raven Sad, Rubin Barbara, Sintonia Distorta, Vitelli Roberto.

In conclusione, ovviamente, sono il primo ad esserne consapevole, le band e gli artisti “interrogati” in questo volume sono solo un piccolissimo gruppo, infinitesima parte di un movimento, per fortuna, florido e “affollato”, una goccia di un vasto oceano che spero di “solcare” negli anni a venire.

Intanto, grazie di cuore ai musicisti, per la loro estrema disponibilità, e ai lettori, per la loro fiducia.

Buona lettura.

E arrivederci

D.R.

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