L’epoca della pandemia, all’insegna di una riconversione del mondo e dei rapporti umani e ambientali ha segnato irrimediabilmente le vite di molti, ma non lo spirito.
Lo spirito istintivo e provocatorio di Fausto Bisantis, musicista, compositore e giornalista, ha cercato di sfruttare crisi del mondo, veicolando suoni, gesti e sensazioni in una visione sinottica della propria volontà. Il risultato di questo percorso reca un nome altisonante e tesso beffardo, “The Nothingman” ed è semplicemente un nuovo album d’inediti in uscita nei prossimi giorni.
Dopo l’uscita del singolo omonimo, all’inizio dell’estate, il compositore calabrese da luce il quinto album da solista, seguendo una linea armonico-acustica, tracciata ormai qualche anno fa con i precedenti album assieme al “pover” trio progressive fusion Faust and Malchut Orchestra, ma con una visione più ampia sulla necessità di osservare la propria condizione del sé, dai tanti ego della nostra vita, alla capacità di non prendersi mai troppo sul serio.
La pandemia e i problemi personali del musicista hanno dato paradossalmente nuova linfa a un musicista sempre molto attento e propositivo nella scena rock sperimentale e progressive italiana.
Così archiviata ogni forma di commiserazione, Bisantis ha sfruttato la clausura e la lontananza dal palcoscenico per dare alla luce un nuovo libro sul compositore Francesco Zappa, cui è dedicato il minuetto di apertura e al tempo stesso, mettere di nuovo mano a partitura, piano e sintetizzatori, per costruire un nuovo percorso musicale, dove il dolore, la paura e la follia vengono riconvertiti in sonate moderne, danze, fughe, improvvisazioni e un rinnovato istinto alla canzone, ma con la sua naturale vena provocatoria e al tempo stesso auto-iroinica.
Ermetismo e coscienza, memorie e progressioni armoniche che, pur fedeli ai classici Zappa, Stravinskij, Gentle Giant, ELP, Beethoven, Ravel e Area, riprendono a guardare ancora più a sud, verso quella trinacria che diede i Natali al Maestro Battiato, punto di riferimento essenziale per l’anima musicale di questo insolito compositore calabrese e a cui è dedicato l’intero album.
The Nothingman ha visto la collaborazione sinergica di diverse anime, partendo da Francesco Merante che ha mixato e masterizzato la maggior parte dei brani, presso il Black Horse Studio, la Fondazione Estro Musicale, dove è stata registrata la ballad per piano solo Indigo Boy e il polistrumentista Alessandro Ansani che ha suonato la batteria in Teaser in your Eyes.
The Nothingman sarà presente nei prossimi giorni su tutte le piattaforme digitali e sui canali Bandcamp, Soundcloud, Youtube e Spotify, ma l’effettiva pubblicazione e distribuzione partirà da febbraio 2022 e solo in vinile, secondo con l’idea di mantenere più pura possibile l’autenticità di un lavoro che racchiude in se tante sensazioni e tante emozioni, puntando a stimolare l’orecchio a un ascolto libero, sereno e aperto al confronto (comunicato stampa).
Per ascoltare: YouTube | Bandcamp | SoundCloud | Spotify
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