È uscito, per Rizzoli Lizard, il libro A Genesis in my bed, l’autobiografia di Steve Hackett.
14 dicembre 1970. Peter Gabriel, sfogliando il «Melody Maker», viene colpito da un annuncio: «Chitarrista cerca musicisti aperti e decisi ad andare oltre lo stagno delle forme musicali esistenti». Inizia così l’avventura di Stephen Richard Hackett (1950) nei Genesis. Terminerà, dopo sei album entrati nella storia, l’8 ottobre 1977, giorno in cui annuncia il suo ritiro per dare il via a una luminosa carriera solista. La cupa infanzia londinese, gli anni dello sfolgorante successo e dei tour mondiali. E le nuove sfide, i nuovi orizzonti musicali. La storia senza censure di un protagonista del rock. Questa è la sua autobiografia ufficiale (comunicato stampa).
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