“Potremmo definire i minDance gli Hawkwind del Molise (con echi Pinkfloydiani…), tracciando coordinate di prog-psichedelia e space-rock, un riferimento di spessore, importante anche perchè poco frequentato in Italia. Ma c’è anche altro nella band di Campobasso, un background eterogeneo e un percorso che è anche originalità e lo stratificare di sonorità diverse alla ricerca di una propria identità.
“Cosmically nothing” è dunque il manifesto migliore (e visionario) nel riassumere quel percorso: punto di arrivo e di partenza al tempo stesso, perchè il viaggio ha saputo esplorare a mente aperta e focalizzare una propria forza espressiva.
E ora sembra un nuovo, consapevole inizio” (Loris Furlan)
Da quella che potrebbe definirsi una vera e propria “comune musicale” frequentata da decine di persone che si ritrovavano in ambienti vari, polverosi e fumosi per il solo gusto di stare insieme e insieme suonare interminabili improvvisazioni al di fuori dell’ortodossia musicale, nasce l’embrione che sarebbe diventato minDance.
Quattro, tra i tanti, provano a strutturare quegli incontri musicali senza snaturarne l’essenza evocativa fatta di psichedelia, dark e prog.
“GMST” (Guido Squilletti, Massimo Cosimi, Salvatore Cocca, Tonino Marchitelli) è l’acronimo del primissimo periodo, tra gli anni 2012 – 2014, che diventerà in breve minDance e che avrà il tempo di farsi conoscere con qualche live e la partecipazione al festival Rocka in Musica prima che il gruppo si divida.
Dalla scissione Massimo e Tonino, credendo nel progetto e conservando il nome, incontrano Gianluca Vergalito, che abbraccia l’idea e in trio si esibiranno nel 2015 al 1^ Maggio Libertine.
Ci vorrà circa un anno, e siamo alla fine del 2015, quando al trio si aggiungerà finalmente Peppe Aloisi ed allora sarà finalmente strutturato il gruppo che inizierà una produzione che li contraddistinguerà nel panorama musicale regionale e apprezzata nelle varie esibizioni live culminata con la partecipazione delle due edizioni del festival prog “Impressioni di Settembre”, tenutesi a Campobasso nel 2018 e 2019.
Il nuovo sound è la migliore sintesi di 4 diverse anime che fondono esperienze jazz, psichedeliche, elettroniche, dark e prog in un risultato originale e raro nel panorama musicale italiano (comunicato stampa).
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