«Se fossi un attore e dovessi sempre recitare lo stesso ruolo mi stancherei».
È lapidario Luca Zabbini, ma questa sua dichiarazione introduce in maniera diretta ed efficace One, il suo disco di debutto da solista. Pubblicato da Aereostella/Immaginifica, One è un lavoro in cui il fondatore e tastierista dei Barock Project rivela ancora di più il suo profondo e totalizzante amore per la musica, prendendosi il tempo e lo spazio per una sequenza di canzoni lontane dal progressive della band. Il musicista infatti afferma: «Non mi piace ricalcare le cose passate, è una cosa dalla quale cerco di stare alla larga il più possibile. L’ho fatto in passato ma da un po’ di tempo cerco di evitarlo categoricamente. One è esattamente un lavoro parallelo alla mia esperienza in campo progressive, una finestra che mi sono aperto per poter permettermi di dire che non faccio soltanto prog, ma mi piace fare tanta musica diversa».
Tredici brani che spaziano dal brit-rock allo swing, dall’orchestrale al folk-rock, composizioni non sempre giuste per il trionfale e dinamico progressive dei Barock Project, che Zabbini ha tirato fuori dal cassetto durante il primo lockdown. Il musicista ha registrato da solo tutti gli strumenti, si è occupato anche del mixaggio e del mastering, affidando poi i testi ad Antonio De Sarno e Giorgio Franceschetti. Dichiara Zabbini: «Il filo conduttore di One è la voglia di comunicare con un mezzo per me importante che è la musica. In questo disco ci sono generi e stili diversi ed è proprio questo il bello della musica, il fatto di poter esprimersi in modi diversi e con generi diversi ma con un unico mezzo. Per me è come recitare: se fossi un attore e dovessi sempre recitare lo stesso ruolo, la stessa parte del buono o del cattivo, mi stancherei. Mi piace piuttosto indossare ogni volta i panni di entità differenti. Ne nel momento in cui indosso le vesti di qualcuno provo a mia volta qualcosa di emozionante allora mi ci butto a capofitto e accetto la sfida».
Nato nel 1984 in una famiglia di musicisti che lo avviano all’ascolto e allo studio sin dalla tenera età, Luca Zabbini comincia a suonare in gruppo a undici anni: a diciannove fonda i Barock Project, divenuti una delle prog band italiane più seguite e apprezzate all’estero. Come compositore ha scritto moltissimo, dal jazz alla classica, dalle composizioni per piano e orchestra al rock. I suoi autori classici preferiti sono Bartòk, Prokofiev, Rachmaninoff, Ginastera ma principalmente J.S.Bach. Uno dei suoi autori pop-rock più amati è Paul McCartney, tra gli ispiratori di One: «McCartney è sempre stato uno dei miei più grandi punti di riferimento per quanto riguarda a mio giudizio uno degli elementi più importanti in musica: la melodia. Di Paul ho sempre apprezzato il fatto che sapesse scrivere delle cose di una semplicità disarmante, ma allo stesso tempo dotate di una raffinatezza inarrivabile. Ho nel cuore anche Elton John, Billy Joel, Eric Clapton, Cat Stevens, tutti artisti che si usava ascoltare in casa quando ero piccolo» (Comunicato stampa).
Per info: http://www.lucazabbini.com
Lascia un commento